Il laboratorio di “Materiali e Modelli di trattazione didattica per l'insegnamento della lingua e della letteratura italiana" ha indubbiamente un nome un po’ lungo e difficile da memorizzare. Soffermandosi a riflettere su ogni singola parola e raggruppando poi i significati in un tutto organico si riesce, in realtà, a comprendere di che cosa si tratta. Ma resta da chiedersi perché sia stato elaborato un nome così. E in Sils abbiamo ben tre laboratori che portano questo stesso nome! Ma andando oltre queste legittime considerazioni, ammetto che i laboratori sono un'oasi di refrigerio all'interno della Sils, solitamente offrono strumenti concreti con cui lavorare e, dunque, rafforzata dalle esperienze già avute, mi sono avvicinata a questo laboratorio con una positiva predisposizione d'animo. Da quando ho iniziato a lavorare nella scuola ho, infatti, sempre avvertito la necessità di acquisire strumenti e metodi concreti da utilizzare, che andassero oltre le tradizionali lezioni frontali e interrogazioni. Ho avvertito in prima persona la necessita di trovare forme di comunicazione adeguate a garantire una comunicazione efficiente nella realtà di oggi. Ho dunque molto apprezzato l'approccio che è stato adottato nel laboratorio: condivido l'idea che la classe debba essere vista come una comunità di apprendimento e che sia fondamentale creare un clima di benessere e di motivazione nel quale gli alunni possano confrontarsi con strumenti a loro consoni, ancora più preziosi se diventano mezzo di trasmissione di contenuti che normalmente essi avvertono come lontani. Il percorso laboratoriale non ha fatto altro che consolidare queste mie idee, fornendomi possibilità concrete per poter in futuro integrare metodologie e strumenti diversi e ha, allo stesso tempo, fatto un po' di chiarezza nella specificità di questi strumenti. Nello specifico, per quanto riguarda il brain-storming, ho avuto la possibilità di assistere ad una modalità di utilizzo più strutturato di uno strumento che già usavo, anche se in modo forse un po' istintivo, e che reputo molto utile. Per quanto riguarda i lavori di gruppo e di coppia, nonostante fossi già a conoscenza di tipologie di lavoro simili, ho avuto modo di immaginarli come concreti mezzi di lavoro da utilizzare in classe. Anche se sono strumenti che vedo più adatti ad un lavoro da fare al biennio piuttosto che al triennio, in virtù del maggior numero di ore e della maggiore libertà di programmazione che è concessa nei primi due anni delle scuole superiori.
La parte relativa alla scrittura è quella che ho ritenuto più piacevole, per l’importanza che attribuisco alla scrittura sia come strumento di espressione del sé sia come strumento di comunicazione, aspetti che sono entrambi emersi tanto nelle ore di laboratorio quanto nel lavoro casa. Dal punto di vista strettamente pratico, invece, ho apprezzato in modo particolare l'esperienza con l'audio blog per la sua potenziale ricaduta didattica. Reputo questo un prezioso strumento di cui avverto, nonostante non abbia mai provato ad utilizzarlo in classe, tutte le possibilità. In questo senso, sono particolarmente soddisfatta di questa parte del laboratorio nella quale ho potuto avvicinarmi (dire acquisire mi sembra esagerato perché non ho ancora sperimentato se sono in grado in maniera autonoma di gestire gli audio blog oppure ho bisogno di un ulteriore approfondimento a riguardo) a strumenti operativi per poi mettere di fatto in pratica un percorso simile con gli studenti.