METARIFLESSIONE FINALE
Questo laboratorio mi ha sbattuto brutalmente in faccia un fatto e, viste le premesse, quello di scrittura rincarerà la dose: sono legata ad un tipo di mediazione didattica indiscutibilmente antiquata.
La lapalissiana conseguenza che lampante ne scaturisce è: se me ne sono accorta, allora cambio! Fosse facile riconoscere che metodologie tradizionali come l’interrogazione o la spiegazione frontale – con timido tentativo di trasformarla in partecipata se spremo tutto il succo possibile dalle rape che ho di fronte – sono da considerarsi morte del tutto in termini di significato ed efficacia…
O, per lo meno, è facile riconoscerlo, lo è di meno accettarlo in tutte le sue implicazioni perché comporta – per me docente – rinunciare ad un mondo di certezze che sicuramente non dipendono dalla mia quasi inesistente esperienza (un anno!) di insegnante, ma dalla scuola come la ricordo io… e che mi piaceva anche!
Non ho dubbi sul grado di coinvolgimento che certe metodologie possono ottenere rispetto alla lezione tradizionale ma… le buone vecchie ore di grammatica con il loro seguito di complementi e subordinate dove vanno a finire? Certo, possono essere infilate tra un brain storming ed un cooperative learning… ma siamo sicuri che riusciranno a sopravvivere?

Cristina R.