Durante questo laboratorio ho scoperto alcune nuove possibilità per agevolare il percorso didattico: aiutare gli studenti a raggiungere determinate competenze attraverso modalità e sistemi di comunicazione più vicini al loro mondo è una carta che va giocata.
In modo particolare, ritengo importante il metodo del coopertive learning, utile per costruire l’apprendimento in modo collaborativo. Il metodo del brainstorming già lo utilizzavo, specialmente durante la spiegazione di un nuovo argomento: la “tempesta di cervelli” mi aiuta molto a coinvolgere i ragazzi e a guadagnare la loro partecipazione. Fra gli spunti offerti dal docente durante il laboratorio, ho apprezzato molto l’idea di avere delle immagini sulle quali esprimermi liberamente attraverso la scrittura: pochi giorni fa, in classe, alcuni miei alunni di seconda media avevano già terminato un compito scritto, mentre altri erano ancora concentrati sul lavoro. Come si sa, questo momento è piuttosto delicato: metà classe inizia a gironzolare e a disturbare, di solito mancano solo venti minuti al suono della campana e non si riesce ad impostare un nuovo lavoro. Così, ho invitato i ragazzi che avevano già terminato il compito ad avvicinarsi alla cattedra e ho mostrato loro la fotocopia dell’ultima immagine utilizzata nel nostro laboratorio. Sono partita con il brainstorming per poi costruire con loro la mappa concettuale. Devo dire che il risultato è stato molto buono: questo “stratagemma”, oltre ad avermi permesso di gestire la classe, ha suscitato la curiosità e l’interesse per qualcosa di nuovo e slegato dai libri di testo.
A questo punto, mi sembra di capire che ormai, per suscitare l’interesse dei ragazzi verso un argomento, sia fondamentale sperimentare altre vie: bisogna arrivare ai contenuti del libro (secondo me irrinunciabili) partendo da tutt’altra via, seguendo percorsi d’attualità e affrontando argomenti che abbiano qualcosa in comune con il mondo reale degli adolescenti. In modo particolare, il ragionamento collaborativo aiuta a sviluppare la capacità di ascolto, di intervento e di mediazione, tutte doti indispensabili per poter lavorare in classe su qualsiasi progetto.