Lettera a una bambina

Ti scruto mentre guardi quel foglio di giornale e quello che provo non è un senso di tristezza ma stupore e ammirazione.
Ammiro una bambina che conserva la curiosità e la voglia di conoscere, nonostante il posto infernale in cui è costretta dal bisogno.
Chiunque sarebbe scappato quanto prima da lì, ma tu ti sei fermata per qualche momento attirata da qualcosa. Mi piacerebbe sapere cosa ha suscitato la tua curiosità, forse qualcosa di divertente o una foto che ritrae un mondo diverso dal tuo.
Che fatica fai ogni giorno e che forza hai a sopportare lo sporco e il cattivo odore che esce da quella discarica. Le tue mani sembrano quelle di un’adulta, mani che ogni giorno lavorano, chiedono l’elemosina, sopportano la fatica.
Vorrei vederti libera da quelle catene che ti costringono a vivere una vita così dura, dai bisogni primari che ti dovrebbero essere garantiti, dai problemi che, pur così piccola, condividi coi grandi.
Non spetta a te la preoccupazione di procurare cibo e vestiti ogni giorno, non spetta a te sopportare umiliazioni, la rinuncia a un’infanzia serena.
Vorrei vederti libera di correre, di ridere, di scherzare e di abbracciare l’azzurro del cielo che si vede alle tue spalle.
E ti auguro di coltivare sempre l’intelligenza, la curiosità e l’interesse per ciò che è altro da te e che ti rendono veramente libera.

Giovanna B.