La ricerca dei siti che andranno a far parte della sitografia ragionata può avvenire sostanzialmente attraverso quattro strade:
- Con i motori di ricerca (per termini)
I motori di ricerca per termini (si veda ad esempio Google) permettono di ricercare parole o combinazioni di parole in un archivio indicizzato di documenti in formato digitale.
La ricerca attraverso un indice per termini è molto comoda nel caso di nomi propri, o nel caso in cui le informazioni che vogliamo trovare si lascino caratterizzare attraverso termini molto specifici.
Occorre tuttavia tenere presente che si tratta di una ricerca meccanica. Quasi tutti i motori di ricerca hanno la capacità di 'pesare' i risultati in base a elementi quali il numero di occorrenze della parola.
- Con gli indici sistematici (chiamati anche web directory, sistematica classificazione per soggetti).
La ricerca sistematica avviene su cataloghi ragionati di risorse (si veda ad esempio free4gratis.com) suddivisi per settori e organizzati gerarchicamente: in genere la base dati è più ristretta, ma la valutazione della pertinenza o meno di una determinata informazione non sarà più meccanica, bensì risultato di una decisione umana ed inserita all'interno di una struttura di classificazione (un albero delle scienze in cui la discesa al particolare avviene attraverso itinerari coerenti e tendenzialmente intuitivi).
- Attraverso la ricerca libera attraverso pagine di segnalazioni di risorse:
- posso utilizzare le liste di link dei siti che visito o dei portali specializzati che già conosco.
Le risorse in tal modo segnalate presentano infatti due importanti caratteristiche: sono state scelte in maniera esplicita e ragionata, e la scelta è presumibilmente opera di una persona che conosce bene il settore in questione.
Il bookmark è quindi prezioso ed il consiglio è di tenerlo in ordine, incrementarlo, aggiornarlo.
- posso approfittare delle hotword (già naturalmente inserite in un contesto orientativo) dei siti esplorati e saltare da un sito all’altro
- Grazie al metodo della ricerca partecipata.
Recentemente le innovazioni del "web 2.0" consentono un nuovo procedimento di ricerca basato sulla partecipazione dei naviganti: in alcuni siti (si veda ad esempio Del.icio.us) l’indicazione del documento è visibile solo se è inserito da un navigante, e la sua certificazione, la sua garanzia, è conseguenza di un’azione collaborativa dei naviganti, sia quando questi agiscono nel ruolo di lettori, sia quando si trovano nel ruolo di editori, nel momento cioè in cui inseriscono i documenti nei propri bookmars.
Sono poi sempre i semplici naviganti che effettuano l’indicizzazione dei singoli documenti, attraverso l’inserimento di termini (tagging) che individuino semanticamente la risorsa, creano l’insieme delle parole-chiave attraverso le quali è possibile trovarla.